Retrofatto: i Segni avevano preso in affitto un appartamento di mia madre, adiacente alla sua abitazione in via della Balduina 250, per poter essere più vicini all'ex-Presidente, frequentemente ricoverato nel vicino Ospedale cattolico.

Nel 1967 io ero stato rimosso dalla direzione dell'Impresa, ostracizzato, scomunicato (non nel senso cattolico ma di 'rotte le comunicazioni con la famiglia'), diseredato e cacciato di casa, per cui li conobbi solo dal giugno 72, quando - a seguito della drammatica malattia di mia madre - venni reintegrato, nel grado e negli incarichi, quale unica persona in grado di salvare, come poi avvenne, l'Impresa, ormai in stato di decozione.

Inizialmente i Segni mi fecero un'accoglienza gelida perché – come poi mi spiegarono – mia madre, in vena di farsi compatire, s'era descritta schiacciata dal lavoro in quanto abbandonata dal figlio, ingrato e rivoluzionario pazzo,

che insomma sarei stato una specie di brigatista, e solo dopo avermi sentito parlare si resero conto che ero sì fortemente contestatore, ma anche a ragion veduta, tutt'altro che pazzo, nonché molto preparato.

Nel dicembre 72, a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro morirono sia mia madre che l'ex Presidente e poco dopo i Segni abbandonarono la locazione (che aveva avuto una valenza esclusivamente infermieristica);

tuttavia in quei mesi, con l'on. Mario, era subentrato – speravo – reciproco rispetto, talché potevo augurarmi di non essere stato ancora dimenticato; invece neanche mi rispose.

 

Francesco RAUCEA
Via della Balduina, 224                                   00136 - R O M A il 04/01/1997
Tel. 06/35577371; fax. 06/35577219

 

Gent.mo On. Mario SEGNI
Via Belsiana 1xy
00187 - R O M A

 

Oggetto: considerazioni per pervenire ad una riforma elettorale funzionale e risolutiva.

 

Caro Mario,

1. ti ricordo che sono quel figlio di Laetitia BOSCHI HÜBER, ribelle e contestatore, ma che alla sua scomparsa riprese in mano il timone della barca, tirandola fuori dall'uragano; e, prima di tutto, un memore e commosso ricordo ai nostri rispettivi genitori scomparsi.

1.1. Mi rifaccio vivo non per, stavolta continuare ad affliggerti con GESELL, ma per esporti considerazioni che ti dovrebbero interessare, dato che sei stato uno dei principali sponsorizzatori di quel maggioritario, che sicuramente la bonanima di tuo padre – veramente democratico e, come tale, proporzionalista – non avrebbe certo approvato.

1.2. Ma ormai la frittata é fatta, i relativi danni dilagano, urge rimediare ed ancora una volta io – uno di quei pochi 'matti' che, nel Partito Radicale, rifiutavano di demonizzare il proporzionale,

1.3. sgravandolo completamente dalle enormi responsabilità addossategli, ma che non aveva, né aveva mai avute – ho parecchie novità teoriche in merito: e “chi ascolta la saggezza é solo di poco meno saggio di chi va predicandola!”

2. A me sembrava ovvio che, se i cantanti steccano1 - disgustando la platea - non bisognava cambiar loro intorno gli arredi del palcoscenico, quanto inserire, magari anche nello stesso palcoscenico di prima, nuovi cantanti che non lo facessero!

2.1. Occorreva cambiar uomini assai più che non istituzioni........ma nessuno mi é stato ad ascoltare.

2.1. Così, seguendo te e Pannella gli Italiani hanno rimediato l'ennesima fottitura, per non condividere la cui responsabilità e per dimostrare tutta la mia disapprovazione di quell'erroneo indirizzo, io addirittura mi dimisi dal Partito Radicale, :

2.2. come il pifferaio di Hammerling2, avrete forse MOMENTANEAMENTE salvato il paese, dalla peste demoNcristiana e da quelle zoccole, ma solo per subito dopo sostituirle con cobra, per di più cosparsi di vasellina!

3. Ragiona con me: ferma restando la necessità e l'opportunità di modificare le cose in qualche modo, onde assicurare la governabilità,

3.1. quale bisogno c'era d'attribuire, ai vincitori dell'elezione, un numero di seggi maggiore di quello effettivamente conseguito, quando si potrebbe tranquillamente lasciargli quello giusto,

3.1.1. ed invece introdurre, nella votazione parlamentare, un semplice MAGGIOR PESO (ad esempio che il singolo voto valga come 1,25 o 1,303 voti) per tutti i voti dei parlamentari di quei partiti che – anche in minoranza numerica ma per senso del dovere e di responsabilità – si siano accordati per dare al paese un governo?

3.2. Questa – per cui io mi son battuto – era la disposizione davvero giusta e sensata da introdurre, perché da una parte avrebbe assicurato al paese quel duraturo e solido governo da troppi anni carente,

3.2.1. ma dall'altra conservando il proporzionale e così non menomando l'opposizione né di un numero di rappresentanti 'conquistato sul campo', né – per l'elezione successiva - le di lei potenzialità di crescita e di rapporto col territorio e gli elettori........

3.2.2. (Perché onestamente non venirmi a dire che, nell'elezioni successive, non ci sia differenza, tra il perorare da parlamentare d'opposizione uscente, come nel caso da me auspicato, oppure da 'signor nessuno' (caso del maggioritario), in quanto SCIPPATO a tavolino di una meritatissima e di fatto avvenuta elezione!)

3.3. Impraticabile era anche l'altra alternativa considerata, cioé una percentuale di taglio antinani, ad imitazione germanica, ma cui personalmente sono altrettanto contrario:

3.3.1. eppure sai che sono mezzo tedesco, che della Germania mi piace tutto (in particolare le donne!), che all'aggettivo 'tedesco' attribuisco un'aspettativa positiva ed addirittura 'superlativa' e che farei carte false perché l'Italia venisse amministrata germanicamente;

3.3.2. con quelle leggi semplici, lineari (in quanto sempre tendenti a percepire un 'effetto', dopo aver valutato una 'giusta causa') ed ammirevoli........bisogna proprio essere il non plus ultra dell'imbecillità per andare a selezionare, in mezzo a tanta ottima cesarea, la pressocché unica amanita falloide presente!16

3.3.3. Ma guardiamola bene e con valutazione degli effetti: la governabilità é effettivamente assicurata, ma – sponsorizzando il voto utile – essa si risolve in un terribile handycap per la sopravvivenza dei partiti minori e quindi anche per l'insorgere ed affermarsi di nuove idee (che non possono che naturalmente nascere in formato neonato).

3.3.4. Nel complesso quindi ha – in Germania - il risultato di 'maledizione conservatrice', annullante la ricerca politica, e che - attraverso l'abnorme gestione del presente - ipoteca anche il futuro, né più né meno di quanto succede col maggioritario,

3.3.5. ed anche chi propone disposizioni antinano, senza assolutamente preoccuparsi della bontà, tradizioni ed eventuali meriti delle idee dei partiti minori, li manda in gara 'incaprettati4' e pre-bastonati!

3.4. Entrambe simili disposizioni elettorali finiscono con l'essere l'esatto contrario del fabbisogno, logico e da buon padre di famiglia, che da che mondo é mondo dedica ai figli attenzione e dedizione 'inversamente proporzionale' alle loro dimensioni, forse anche in ossequio all'adagio evengelico degli 'ultimi che saranno primi'!

3.4.1. Pannella mi rimbeccava – e non senza qualche fondamento - che queste mie considerazioni – riguardo ed ipertutela delle minoranze - derivavano esclusivamente dalla mia risaputa 'ostilità per la maggioranza ed autentica adorazione dei perdenti',

3.4.2.chiamando in ballo la psicanalisi ed un non meglio descritto (ma da descriversi) 'complesso di Catone', a causa del quale – 'percependomi oppositore a Dio e mettendomi la toga romana!' - avrei ragionato in base all'antico “La causa dei vincitori piacque a Dio, quella dei perdenti a Catone!”

3.5. [E che io poi aborra la maggioranza e sia sempre stato un ettorista5 é perfettamente vero: del resto chiedo a tutti i benpensanti “Ma come fate ad essere governativi?!”........il Governo? Cachiamoci sopra!......La letteratura della maggioranza.......quotidiani e riviste di gossip(= pettegolezzo) utilizziamone saggiamente le pagine per pulirci il culo!

3.5.1. .....Premesso che non esiste né può esistere uno sport decisamente e solamente brutto, ma ohibò il calcio!.... anch'io l'ho molto giocato, da ragazzo, e tuttora, se cercano veterani, non mi tirerei indietro, per il gusto del movimento e della competizione;

3.5.2. ma solo raramente ed in partite eccezionali mi soffermo a guardarlo giocare per la bellezza di 90 minuti, e ancor meno mi riterrei uno sportivo compiendo solo quest'assurdo rito6; e stessa cosa vale anche per il tennis!

3.5.3. La musica della maggioranza.........San Remo? Puah (o, almeno, quasi sempre puah!)! L'arte della maggioranza?......Non posso dimenticare che mia madre mi portò un giorno alla Galleria d'Arte Moderna di Roma,

3.5.4. dove eccezionalmente, anni 60, vi era anche una splendida mostra degli impressionisti, che gustammo entrambi col dovuto interesse, rispetto e grande godimento, non esente da alcune critiche.

3.5.5. Ma alla fine mia madre – che non vi era più andata da una decina d'anni – volle andare a vedere anche gli acquisti recenti della Galleria, e si scandalizzò dinnanzi alle tele di sacco di Burri e, soprattutto, al famoso barattolo di lamiera,

3.5.6. con l'etichetta “Merda d'artista” (per cui anzi andò anche ad informarsi del prezzo, ovviamente pagato dai contribuenti, trasecolando.).............intuii che stava pensando una delle sue magnifiche uccellagioni7!

3.5.7. Così all'uscita, prima di riposare i piedi sullo storino (su cui se li era indifferentemente puliti entrando), bloccò se stessa, me e gli altri uscenti “Ma chi é questo delinquente, questo cialtrone,

3.5.7.1. che ha schiaffato qui, a terra, questo capolavoro di Burri, così esponendolo al rischio che i profani ci si puliscano i piedi, ed al vandalismo del parco buoi?! E' una vergogna cittadina, ma che dico cittadina......NAZIONALE! Che diranno, all'estero, di noi?!

3.5.7.2. Io sono Laetitia BOSCHI HÜBER, la famosa artista e critica d'arte e Vi dico che questa é realmente un'opera straordinaria e sublime........ sicuramente la migliore tra quelle detenute da questo Museo......guardate che trama!......e la genialità di questa 'seminpronta' di piede infangato, parte visibile e parte no!....

3.5.7.3. ...la macchia d'odoroso catrame e questo sublime buchetto di tacco a spillo e soprattutto l'accortezza con cui – a differenza di altri casi8 – l'eccelso artista ha rinunziato ad evidenziare il mezzo con cui era stato realizzato....

3.5.7.4. .......che presa di coscienza, che creatività....qual significato ascoso....che ricerca dell'interiore, ma soprattutto della 'retrosoddisfazione9' del prossimo......non percepite anche Voi tutto il profumo d'anticonvenzionalità che se ne diffonde?!”

3.5.8. Metà dei presenti ormai rideva a crepapelle, mentre - effetto della potente suggestione della canuta e serissima signora o de 'I vestiti dell'Imperatore' -10 l'altra metà (tra cui gl'inservienti) incominciava a guardare l'infame storino con occhi diversi ed allarmati,

3.5.8.1. tanto che altri, aprendo un'altra porta, non mancavan d'ilarmente recitare ai custodi “Noi – che siamo veri intenditori – usciamo da quest'altra parte per non danneggiare la sublime opera di Burri, mortificata ed umiliata dalla Vostra inconcepibile ignoranza!”

3.5.9. Con gli inservienti completamente soggiogati, sommersi dal carisma e dalla parlantina di mia madre ed incapacitati a reagire, come ipnotizzati,  a pregarla d'interrompere quella piazzata - in cui gli astanti facevano a gara ad inzuppare il biscotto - dovette scendere Palma BUCARELLI11 in persona

3.5.9.1 Signora, La prego, non faccia così, sta ridicolizzando le Nostre scelte e la benemerita istituzione da Noi presieduta!”.....ma fu accolta a lazzi, frizzi e getto di monetine da 10 lire, mentre mia madre replicava sornionamente

3.5.9.2. Dottoressa, non sono certo io a ridicolizzarLa, ma il Suo stesso operato e lo sperpero di risorse nazionali!”

3.6. Insomma la mia discorde valutazione, dell'affermata positività della maggioranza, é esemplarmente espressa dalla 'Salita al Calvario', capolavoro del mio antenato12 Hieronimus Bosch:

3.6.1. vi compaiono 19 figure, ma di cui non sono folli o ceffi da galera solamente 4 (minoranza, cioé nemmeno il 20%): le due Marie e Jeshua, nell'angolo sinistro in basso, e Giuda l'oscuro in quello opposto.


(Salita al Calvario di Bosch)

3.6.2. Ed a chiunque osi contestare, questo mio astuto (e speciosissimo) 'usufruire in giudizio' della Storia dell'Arte, getterò in faccia almeno altri due MADORNALI casi d'inattendibilità della decisione della maggioranza, facendolo con immagini perché – come da aforisma – ognuna di esse impressiona come dieci pagine.

(il caso SOCRATE)

(il caso JESHUA-BARABBA)

3.6.3. Insomma, a dirla schietta, io guardo masse e maggioranza non senza interesse ma anche e sempre con sospetto:

3.6.4. Si stanno tutti spellando le mani ad applaudirmi – osservò sconcertato Zarathustra – qui i casi sono due: o, senza accorgermene, ho detto qualche colossale CAZZATA, oppure, anche se da vivo, ma mi ritrovo ai miei funerali13!”

3.7. Il fatto gli é che personalmente non ho mai visto una maggioranza far qualcosa di buono:

3.7.1. ogni capolavoro, ogni opera d'arte, ogni magnificenza architettonica, ogni geniale idea e divino pensiero son stati sempre e solo immaginati, sentiti, pensati, elaborati, eseguiti e diretti dal singolo od al massimo d'una minoranza,

3.7.2. infima sì, ma solidale e concorde, nonché quasi sempre CONTRO la maggioranza abulica ed informe, e buona solo ad ostacolare l'altra in ogni modo e maniera!....... W LE MINORANZE!!

3.8. [Quindi, a rigor d'esperienza, la lista eletta a maggioranza dovrebbe immediatamente essere esclusa dal governo – e subito fucilati i suoi parlamentari - individui sicuramente pericolosi per sé stessi e per gli altri, soprattutto se demoNcristiani;

3.8.1. la seconda (e tutte le altre con raccolta maggiore del 20%) andrebbero ugualmente escluse, (magari solo esiliando i parlamentari, ritenendoli meno pericolosi e dannosi dei precedenti);

3.8.2. e - poiché solo da una minoranza si può sperare in un'amministrazione non totalmente negativa - solo ad un partito che non superasse quel famoso 20% dei voti (e che ovviamente contenesse, nel suo nome, l'aggettivo 'socialista') si può ragionevolmente pensare d'affidare il governo;

3.8.3. per lo stesso principio bisognerebbe affidare il mandato parlamentare solo a chi NON avesse superato il qualche centinaio di voti, unico ordine di grandezza realmente attestante che non si son comprate preferenze!

3.9. (Ovviamente tale proposta – ancorché sopra ampiamente giustificata - é solo una provocazione, bella e buona, da me fatta un po' per ulteriormente mettere in risalto l'estrema sensatezza di tutte le altre da me avanzate od ancora da avanzare,

3.9.1. ed un po' per dimostrare come, sapendo magheggiare con spirito ed ingegno, ogni scusa diventa buona per portare al governo il Partito Socialista, il fine giustifica i mezzi e si può conseguire un risultato giusto e valido anche con metodologia abnorme ........)

4. Ma, continuando a cercare la basi di un sistema elettorale perfetto, per prima cosa continuiamo a sottoporre a critica quelli esistenti; dell'attuale italico, io depreco moltissime manifestazioni, ma la prima e principale é lo strapotere che ha attribuito ai partiti.

4.1. Purtroppo l'esperienza ha dimostrato che questi – che dovrebbero costituire la spina dorsale ed il nucleo di sedimentazione della democrazia – almeno in Italia si sono invece trasformati nel tumore che tutto distrugge.

4.2. Ed esattamente come il cancro, essi sono sufficientemente scemi, inconsapevoli e/o malguidati, da imitarne il comportamento distruttivo nei confronti del resto del corpo:

4.3. é infatti notorio che – pur essendo cellule dello stesso organismo (e così non venendo attaccate dalle difese immunitarie), quelle tumorali sono degenerate e più non idonee a svolgere le funzioni, elettive del tessuto di cui dovrebbero far parte;

4.4. di male in peggio esse non solo son vittime d'un delirio d'autoapprovazione e d'onnipotenza, che le spinge, del tutto erroneamente, ad incamerare la quasi totalità degli apporti nutritivi, facendo deperire tutto il resto del corpo,

4.5. ma anche autoconvinte - in mitomane delirio di persecuzione e totale inconsapevolezza - che tutte le altre cellule si siano iniquamente coalizzate contro di loro per eliminarle (evento che purtroppo in realtà non avviene e magari avvenisse),

4.6. per cui contrattaccano, in assurda autodifesa preventiva, emettendo terribili veleni, senza il minimo rispetto del corpo di cui fanno parte, e senza probabilmente rendersi conto che ne dovranno condividere l'esito infausto........un autentico suicidio, un pazzesco e drammatico hara-hiri!

5. Un buon sistema elettorale dovrà allora preliminarmente privare i partiti del loro attuale strapotere, esautorandoli completamente o quantomeno enormemente ridimensionandoli;

5.1. essi non dovranno né poter indicare il candidato premier senza preventive elezioni primarie, né tantomeno designare i candidati parlamentari:

5.2. dobbiamo fornire un CALOROSO BENVENUTO e GRANDE SOSTEGNO ai giganti che sospingano avanti a sé ricerca ideologica ed innovazioni, solo deprecando che esse finiscano anche con l'avvantaggiare i maledetti partiti,

5.3. ma invece esprimere un COMPLETO RIGETTO per i molti, troppi, nani deformi, ladri, maneggioni, ma soprattutto imbelli, talmente disadattati e privi d'una dimensione personale da non poter emergere se non innalzati e sospinti dai delinquenziali partiti!

5.4. E crisi di rigetto dobbiamo avere anche nei confronti di qualunque sistema elettorale che consenta un'assurdità del genere!

5.4.1. (Trallaltro poi essa si risolve in uno spaventoso ed abnorme numero delle astensioni o schede bianche, vedi l'allegata lettera, all'Ufficio Elettorale e Segretari partiti, del 21/04/96,

5.4.2. in cui evidenzio anche come il cittadino debba essere, dall'Abominevole ed in ogni modo e maniera, aiutato a poter esprimere utilmente il suo voto, consentendogli di aggregarsi14 a qualunque seggio, in cui sia candidato un aspirante da lui ben conosciuto e sostenibile.

5.4.3. Anche se ciò é controproducente agli effetti della compravendita di voti (contro cui del resto, consentendo l'auspicabile voto di preferenza, si può fare ben poco), consentirebbe l'altro positivissimo risultato di demolire i santuari,

5.4.4. cioé quei collegi in cui il risultato elettorale è talmente strascontato da poterci tranquillamente mettere il Santo, o la nullità di turno od il/la ganzo/a di Poteron de Poteroni:

5.4.5. con tale semplice modifica, anche in essi il risultato tornerebbe ad essere imprevedibile, nessuno infatti potendo sapere anticipatamente di quante aggregazioni potrà disporre l'avversario.)

5.5. Altro punctum dolens dell'attuale sistema elettorale, anche ammesso che il candidato premier venga eletto con elezioni primarie (e non ad capocchiam prìncipi, come momentaneamente quasi sempre avviene),

5.5.1. tenuto conto che gli iscritti di un partito generalmente si fanno impressionare non dal candidato più sensato, ma da quello che urla, protesta, sbraita e promette di più,

5.5.2. e che i candidati alle primarie di partito potrebbero essere più di due (in tal caso vince A che raccoglie più voti di B e di C, ma potrebbe non aver ottenuto più della somma dei voti ottenuti da B+C)

5.5.3. potrebbe in tal caso accadere che, già da questa minoranza degli iscritti, si ritrovasse eletto una gran testa di cazzo, ma che la maggioranza degli elettori nazionali si vedrebbe ugualmente costretta a successivamente eleggere,

5.5.4. magari anche solo per sbarrare il passo ad altra PEGGIOR testa di cazzo, eletta da controparte con gli stessi deplorevoli sistemi!

5.5. Certo non si può imporre che, nelle primarie di partito, siano ammessi a votare anche i non iscritti o peggio ancora anche gli iscritti ai partiti oppositori;

5.5.1. e tuttavia non si dovrebbe mai dimenticare che un Presidente della Repubblica o del Consiglio poi deve essere Presidente di tutti gli Italiani, e che quindi dovrebbe godere,

5.5.2. se non proprio del consenso, quantomeno di un'accettazione (sopportazione, non rifiuto, non sgradimento) anche di controparte, non certo figlia di un Dio minore: questo sarebbe davvero il non plus ultra per un sistema elettorale.

5.6. Ma non é neanche difficile ottenerlo: basterebbe – sia nelle primarie di partito che nelle nazionali - conferire ad ogni elettore, oltre al diritto di voto positivo 'W' (cioé “Viva!) anche il diritto ad almeno tre voti negativi, 'M' “Morte o Merda!”,

5.6.1. merda da lanciare contro chiunque, anche contro candidati dello stesso partito votato, e con possibilità d'usarle anche tutte sulla stessa faccia, ma consigliando di usarle su facce diverse.

5.6.1.1. [Quando un prossimo, auspicato voto elettronico consentirà di realizzare, questo smerdamento, gustosamente e pittorescamente, esso certo assicurerà eccezionale partecipazione e scomparsa dell'assenteismo elettorale:

5.6.1.2. magari si potrà anche trovare chi rinunzierà ad esprimere il suo W!......ma certo assolutamente nessuno più si priverà della sua tanto sospirata possibilità di finalmente smerdare Berlusconi o Prodi o Rutelli ecc.ra, ESATTAMENTE COME SI SON SEMPRE MERITATI!

5.6.1.3. Il mouse dovrebbe potersi stiepidire, nella mano dell'elettore, per dargli, tutta la sensazione d'impugnare una calda manciata di merda; s'attiva la selezione del partito; scelto questo, appare l'elenco di tutti i suoi candidati;

5.6.1.4.selezionato il giusto nome, n'appare il grugno con sotto l'istruzione “Che percentuale della manciata di merda, o Compagno, destini al candidato? (Resto al partito, battere due cifre, poi tasto destro del mouse);

5.6.1.5. l'adempimento di tale richiesta fà comparire un breve conteggio alla rovescia, per creare suspence, e poi, allo zero si sostituisce la faccia del porcone ed il simbolo del partito, smerdati ampiamente, in pieno rispetto della proporzionalità indicata.....

5.6.1.6. .......susseguente completa EJACULAZIONE dell'elettore e ripristino del suo buon umore.....GIUSTIZIA E' FATTA e con questa piccola soddisfazione abbiamo davvero messe in pari un po' delle tante e troppe vessazioni subite, passiamo agli altri!!!!!!!!!!

5.6.2. Non é difficile il trasferimento delle merde (scagliate in sede nazionale) contro il singolo candidato (in collegio locale): il totale, di quelle lanciate contro il singolo nominativo, andrebbe diviso per il totale dei votanti nazionali, ottenendo una percentuale da moltiplicare per i votanti di ogni singolo collegio, in cui il candidato si sia presentato;

5.6.2.1. e, da questa operazione, in definitiva, s'otterrebbe un numero di merdequivalenti nel collegio, mentre i voti elettorali utili, in ogni collegio, sarebbero logicamente rappresentati dalla differenza W meno M.equivalenti.

5.6.3. Gli esaltanti risultati di questo accorgimento di compressione della dinamica e degli eccessi sarebbero lo smerigliamento dei vertici, l'avvicinamento, la similizzazione, la riduzione delle distanze tra gli opposti candidati,

5.6.3.1. in sede parlamentare finendo con l'offrire la possibilità di aggregazioni sempre più trasversali; inoltre, nel comportamento politico dei singoli assicurerebbe:

5.6.3.2.  molta più cautela rispetto alle precedenti matte azioni corporative, a vantaggio di una sola categoria ma a danno di molte altre, sostituite da una ragionevole prudenza nel calpestare i calli di un prossimo, che ora ha modo di vendicarsi;

5.6.3.3.  per lo stesso motivo, se non addirittura sparizione quantomeno notevolissima riduzione delle disposizioni punitive verso categorie che non sian proprio minime;

5.6.3.4.  al posto dell'attuale complesso della primadonna e voglia matta di schiaffarsi sotto i riflettori, un nuovo desiderio di evitare la prima pagina e quei vertici, su cui indubbiamente maggiore si concentrerà la proiezione di merda,

5.6.3.4.1. un prudente mantenersi in posizioni di subordine, più ombrose e sfumate, con conseguenti maggiori possibilità d'emergere per giovani e sconosciuti; svecchiamento, ricambio accelerato perché l'eccesso d'apparizione e di celebrità comporterà una corrispondente maggiore sommersione di merda.

5.6.3.5.  subentro - al posto dell'attuale rissosità ed estremismo - di una maggiore riflessività e moderatezza legislativa, dovendosi ormai non solo valutare il consenso emergente, ma anche il dissenso finalmente armato e pronto a vendicarsi; ed OTTIMA E', OVUNQUE E SEMPRE, LA MISURA!

5.6.3.6.  Tendenza alla collegialità, delle proposte (evitando d'essere il, attualmente così comune, singolo parlamentare proponente) per almeno largamente condividere in gran numero la conseguente proiezione di merda.

5.6.3.6.1. (E, sull'assoluta opportunità della collegialità, non posso non ricordare che un popolo, piccolo ma tra i più saggi, se non raggiunge il minian (cioé dieci teste), neanche incomincia a pregare, anche se, tuttosommato, si dovrebbe trattare d'attività estremamente intima e personale15.)

6. E colgo al volo la comparsa del concetto di punizione elettorale, per - con un volo pindarico – indicare invece l'opportunità di alcune modifiche costituzionali, atte ad evitarla almeno in un caso sacrosanto.

6.1. Ancorché la disposizione del comma 81.4 della Costituzione, nell'escludere la possibilità di un disavanzo di bilancio da riportare a nuovo, sia talmente drastica da finire ovviamente sempre irrispettata,

6.2. poi nel corso degli anni s'é ammucchiato un debito pubblico spaventoso e che ormai ha superato non solo i 1500 miliardi di lire, ma anche del 20% il corrispondente PIL.

6.3. E mentre le Società per azioni (2446 C.C.) hanno l'obbligo di ricostituire il capitale non appena ne abbiano perso anche solo un terzo, pena l'esser messe in liquidazione coatta,

6.4. l'Abominevole e porco stato socialborghese (associazione a delinquere e per prave azioni, a capitale sociale integralmente rubato) continua a fare l'indifferente, a fronte di quel suo enorme (e praticamente senza eguali) debito pubblico.

6.5. Ciò – come già detto - é dovuto solo al fondatissimo timore della PUNIZIONE ELETTORALE che il parco buoi - invece di congratularsi per la sua dimostrata RESPONSABILITA' -  rovescerebbe su qualunque partito disponesse un prelievo straordinario sul patrimonio (Imposta Patrimoniale).

6.5.1. Eppure, per quanto possa essere sgradevole, i paesi seri, come Inghilterra, Francia, Germania, l'Italia postbellica, non hanno mai esitato a ricorrerci, tutte le volte che le circostanze l'avessero resa necessaria (generalmente circostanze belliche):

6.5.2. e la gestione post miracolo economico, dell'Abominevole e porco stato socialborghese (associazione a delinquere e per prave azioni a capitale sociale integralmente rubato), dev'essere considerata una guerra persa,

6.5.3. anche se si é trattato solo di una guerra al buon senso, fortunatamente senza spargimento di sangue ma ugualmente foriera d'immensi danni!

6.6. A questo punto c'é da augurarsi che un Parlamento d'unità nazionale abbia, prima o poi, il coraggio di deliberare l'introduzione delle opportune modifiche costituzionali, che consentissero di riprendere in mano la situazione: come si può gestire al meglio un paese in cui le entrate correnti quasi non bastano a pagare gli interessi del debito ammucchiato?

6.7. Il machiavello potrebbe consistere nel non deliberare direttamente la patrimoniale, ma una modifica costituzionale che da una parte introducesse, ammettendolo, l'istituto contabile del disavanzo (tanto é disposizione già vigente di fatto),

6.7.1. ma dall'altra IMPONENDO che un Organo, non punibile elettoralmente (come la Corte Costituzionale od altra Autority appositamente nominata), obbligatoriamente disponga il ricorso alla finanza straordinaria,

6.7.2. non appena il disavanzo abbia raggiunto una percentuale del XYZ% del PIL (fissando XYZ prossimo al debito attuale, in modo da farlo scattare in corso della legislatura successiva).

6.8. Una simile disposizione COSTITUZIONALE consentirebbe la patrimoniale contemporaneamente sgravandone, l'amministrazione attuatrice, da qualunque sua responsabilità in merito,

6.9. perché nessuno può essere sensatamente rimproverato d'aver fatto ciò che era obbligato a fare!

6.10. E che non c'abbiano pensato i Padri é solo un'ulteriore prova che talvolta sonnecchia anche il buon Omero.

7. Sempre in merito alla critica delle istituzioni vigenti dispiace dover evidenziare che l'Italia non ha saputo far tesoro dell'esperienza francese, e cioé che il ballottaggio a due può, paradossalmente, escludere il candidato,

7.1. che – invece, come avviene attualmente, d'accontentare una minoranza, forzando di fatto tutti gli altri a votarlo – sicuramente scontenterebbe meno la maggioranza degli Italiani; e questo mi sembra gravissimo, ma poiché il concetto é innovativo mi spiego con un esempio.

7.2. Ipotizziamo il caso – che poi corrisponde all'italico - di una forte destra (es. 35%) ed una forte sinistra (40%) : il ballottaggio a due automaticamente esclude il centro (20%, resto voti dispersi).

7.3. Ma, quasi sicuramente, dovendo scegliere, escludendo la parte propria, sia la destra che la sinistra opterebbero quasi in blocco per quel centro  Centro  che reciprocamente ed unitamente agli ALTRI le ricambierebbe favorendo un po' la destra.

7.4. Anche per evitare i costi della doppia tornata elettorale appare allora conveniente di far esprimere all'elettore, in una sola giornata, due voti:

7.4.1. uno DI PREFERENZA ed uno di RIPIEGO ( sopportazione, non-rifiuto o accettazione, come preferisci) da attribuire ad una qualsiasi delle liste, esclusa quella oggetto del voto di preferenza.

7.4.2. Se nessuno dei candidati raggiungesse il 51% dei voti di gradimento (preferenza), allora, a mio giudizio, sarebbe più giusto rinunziare al tentativo di coordinare una maggioranza per gradimento d'un candidato ed invece provare a costituirla in funzione del MINOR SGRADIMENTO.

7.4.3. Ora Sinistra e Destra non riceveranno accettazione dalla parte opposta, mentre possono sperare rispettivamente da un po' meno della metà dei voti del Centro e da un po' più, mentre il Centro riceverà l'accettazione almeno dei 2/3 sia dalla Sinistra che dalla Destra + voti anche dagli Altri:

LISTA

Voto di

preferenza %

Voto di accet-
tazione %

TOTALE
%

SINISTRA 40 8 48
DESTRA 35 12 47
CENTRO 20 >55 >75
ALTRI 5 <25 <30
T O T A L E 100 100 200

7.4.4. Appare evidente che – passando a ragionare in termini di MINOR SGRADIMENTO - il governo dovrebbe esser assegnato a quel CENTRO (che invece viene iniquamente escluso dal ballottaggio a due), e che - con percentuale prossima all'80% sarebbe sicuramente il meno sgradito alla maggioranza degli Italiani!

7.4.5. E' lo stesso principio usato per eleggere Presidente e Vice Presidente di un Consiglio d'Amministrazione, in cui regolarmente ogni componente vota per sé come Presidente e conseguentemente molti statuti hanno introdotto la consuetudine d'eleggere Presidente chi, in tali votazioni, sia stato proposto come Vice dalla maggioranza dei votanti.

7.4.6. E non si dica che io, anche stavolta, magheggio per far vincere il Centro, nè tantomeno che ho costruito un meccanismo elettorale che lo faccia vincere automaticamente:

7.4.6.1. da versato matematico – che vede un po' più lontano degli altri - mi limito esclusivamente ad evidenziare tutte le storture ed i costi di disposizioni non certo sufficientemente esaminate!

7.4.6.2. Con l'autentico eccesso di matti presente sia a Destra che a Sinistra, quello stato di tranquillità e paciosa rilassatezza dei cittadini, foriero delle migliori condizioni produttive ed amministrative, può essere apportato solo dal Governo del Centro!

7.4.6.3. ........al suo esterno incomincerà a manifestarsi estesa paura e preoccupazione, in una sola parola malessere!

8. Infine due parole per auspicare un pronto passaggio all'elezione elettronica: la distribuzione di una card elettorale-codice fiscale e la scelta, da parte dell'utente, di una password, offre molte più garanzie di sicurezza del vecchio sistema manuale.

8.1. Il soft dovrebbe trasmettere ogni votazione a due diversi computer, uno in mano al governo, l'altro all'opposizione; non dovrebbe ovviamente consentire l'identificazione del votante (ma che, in governi democratici, non ha poi più tutta l'importanza d'una volta);

8.1.1. la straordinaria rapidità d'esecuzione dell'elettronica dovrebbe scoraggiare i brogli, perché ognuno dei due computer ci metterebbe poco a selezionare i voti che non risultassero identici in ambedue i data-base.

8.2. Invece ho fatto troppe volte il rappresentante di lista per credere ancora alla regolarità delle elezioni tradizionali: ne ho viste di tutti i colori, generalmente pro Abominevole, perché presidente, segretario e scrutatori sono scelti in maggioranza tra suoi dipendenti.

8.2.1. Non é difficile, soprattutto nei piccoli paesi, che essi si riconoscano tutti governativi e – se non ci sono in giro rappresentanti di lista – allora la frittata é presto fatta.

8.2.2. Ad esempio vengono votate pro Governo tutte o quasi le schede bianche (d'allora ho sempre raccomandato di non lasciarle mai bianche, ma di scriverci parolacce, di firmarle ecc.ra, in modo da renderle per forza inutilizzabili.....

8.2.3. ......non é un mistero che l'eccezionale rimonta berlusconiana nel 2006 fu accompagnata da un inaspettato ed imprevisto corrispondente assottigliamento delle schede bianche – che invece erano sempre regolarmente salite, dall'introduzione del maggioritario in poi.)

8.2.4. Ma non solo: vengono annullati, con segni, fregacci, o scuse varie molti voti dell'opposizione............una volta, avendo notato che uno scrutatore, dopo averle aperte, per certe schede faceva una strana operazione di pre-stiramento sul tavolo, passandoci ripetutamente la mano sopra,

8.2.4.1. e regolarmente, subito dopo, il Presidente doveva annullarle per doppio voto o segni di riconoscimento, intimai la sospensione delle operazioni, che gli scrutatori s'alzassero in piedi e mostrassero le mani.........e subito rinvenimmo per terra un mozzicone di matita copiativa, che il Nostro evidentemente stringeva fra le dita.

8.3. Credi a me: malgrado tutti i possibili machiavelli elettronici, sicuramente possibili, le elezioni elettroniche sarebbero infinitamente non solo meno costose, ma anche più rispettose della realtà e verità!

8.4. Inoltre sarebbero il primo passo verso la non meno auspicata approvazione popolare dei testi legislativi, come già avviene in Svizzera.

9. Tutte queste idee possono costituire un eccellente ed innovativo punto di partenza, ma se pronunziate non certo dalla mia voce (dato che faccio parte degl'inudibili ed invisibili);

9.1. ma per te é diverso: anche se la vai perdendo, tu hai ancora quella visibilità che a me invece manca totalmente.

9.1.1. Come la vera madre del Giudizio di Salomone, se necessario, io son anche pronto a rinunziare alla loro paternità ed a tirarmi indietro: a che muoiano con me, preferisco molto di più che vivano e crescano pur sotto altro genitore.

9.2.Tu, caro Mario, che invece hai la forza e la possibilità politica d'evidenziarle e farle emergere - seppellendo l'enorme diversità d'orientamento politico che ci divide, e senza remore perché nell'interesse dell'Italia e della democrazia - falle tue, sponsorizzale e diffondile,

9.3. con la certezza che, orgogliosamente professandole, t'apporteranno quel ritorno sugli altari, onori, meriti e consensi, a mio giudizio inottenibili sulle posizioni, da te attualmente occupate e sostenute.

Saluti anarco-socialisti.

(Francesco Raucea)

 


 

1 In tutti i sensi del vocabolario, incluso quello, più negativo, d'intascare mazzette (prender la stecca).

2 Allusione ad una fiaba popolare tedesca di un pifferaio (o flautista) incantatore che dapprima, guidandoli sotto l'ipnosi del suo suono, fà affogare nel fiume i topi, liberando Hammerling dalla peste; ma subito dopo, privato dal Borgomastro del giusto compenso pattuito, si fa seguire da tutti gli ipnotizzati bambini del villaggio, sparendo con essi.

3 Tale coefficiente consentirebbe di governare addirittura ad un 45% compatto contro un 55% sparpagliato.

4 Tecnica d'immobilizzazione degli animali, ottenuta legando il piede anteriore destro col posteriore sinistro e viceversa ed annodando i due legacci nel loro centro.

5 Allusione all'omerico Ettore dell'Iliade, che le busca da Achille ma é il vero protagonista del poema.

6 Una sola volta mia madre che, come me, stravedeva per il tennis, si lasciò indurre, da mio padre, ad accompagnarlo allo stadio (io ero piccolo e non avevo ancora una personale possibilità di scelta); guardò molto attentamente, senza fiatare, ed aspettò l'intervallo per osservare “Ma perché non danno un pallone ad ognuno di quei mentecatti, così la finirebbero di prendersi l'un l'altro a calci per levarselo?!”

7 Termine goliardico dai molti significati, ma convergenti sullo scherzo, burla, anche se generalmente istruttiva.

8 Nelle pacchianate di Burri é frequente trovare a lato la spiegazione 'Strappo di gancio' ecc.ra.

9 Cioé, in parole meno alate, dell'inculatura

10 Allusione ad una famosa novella di Andersen, ufficialmente diretta ai ragazzi, ma poi mica così tanto.

11 Pallona gonfiata, allora direttrice della Galleria.

12 Prima dell'italianizzazione il cognome di mia madre era 'Bosch Hüber'

13 Non é proprio di Nietzsche, ma non é meno simpatico e potrebbe esserlo!

14 Ad esempio con un triplo fax all'ufficio elettorale, al seggio dove é stato designato ed al seggio dove intende votare.)

15 In realtà gli Ebrei pretendono il raggiungimento del minian non per la preghiera personale ma per quella rituale, quella cioé in cui essa (e la lettura dei sacri testi) vien seguita da una esegèsi dei medesimi.

16 Si tratta di funghi – che tanto mi piace andare a raccogliere - ottima e gustosissima l'amanita cesarea, velenosa e mortale la falloide.

 

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